LE ORIGINI DEL NOSTRO CAMMINARE - seconda parte

Però, pian piano qualcosa incominciava ad entrarmi in testa ….. quella indifferenza e fastidio che provavo ogni volta che mi mettevo gli scarponi, cominciava a far posto ad un distratto e sottile piacere. Le cose che anche a distanza di lungo tempo l’una da l’altra mi sorprendevano di più erano i segni delle stagioni, i colori mutanti della natura e la familiarità che i luoghi cominciavano ad assumere, quel sottile riconoscimento che proviene dalla conoscenza dei sentieri, da un posto magari visitato tempo prima, con un altro che stavo scoprendo in quel momento. Nel lento procedere dei nostri trekking si trovavano vecchie torri o pievi abbandonate, Silvia mi raccontava molte cose dei posti che visitavamo, e personaggi Appenninici come Etruschi, Liguri e antichi Romani, Longobardi cominciavano a prendere forma ed echeggiare nella mia mente e nel fitto del bosco….mi immaginavo confini da difendere, battaglie, scaramucce, imboscate e rumori d’ armi, suoni di tromba e trame nebbiose di tempi che furono.

fine seconda parte....